lunedì 4 gennaio 2010
sabato 12 settembre 2009
Parma - Inter, l'elenco dei convocati
Portieri
83. MIRANTE
1. PAVARINI
Difensori
3. ANTONELLI
7. CASTELLINI
15. DELLAFIORE
6. LUCARELLI
24. PACI
2. PANUCCI
5. ZACCARDO
19. ZENONI
Centrocampisti
32. BUDEL
18. CORDOVA
10. DZEMAILI
14. GALLOPPA
8. LUNARDINI
21. MANZONI
17. MARIGA
4. MORRONE
Attaccanti
23. AMORUSO
20. BIABIANY
86. BOJINOV
9. LANZAFAME
43. PALOSCHI
Squalificati: Nessuno
Diffidati: Nessuno
fcparma.com
Guidolin: "Proviamoci!"

Francesco Guidolin, domani contro l’Inter sfida della verità…
“Domani ci attende una gara molto difficile, come ce ne saranno altre e come bisogna abituarsi a fare, se si vuole restare in Serie A. Dovremo cercare di essere bravi, precisi e sappiamo che questo può non bastare. Quando si va a Milano si cerca sempre di fare una bella figura, perché ci sono degli avversari che possono anche farti fare una brutta figura. Se ci mettiamo tutto quello che abbiamo dentro, se saremo preparati e se ci crederemo, potrà venire fuori la partita della vita.”
L’Inter è una corazzata: come l’ha vista contro il Bari?
“Nella prima giornata di campionati il Bari al Meazza ha disputato una grandissima partita, e poi in quella gara l’Inter non era al top, come ha definito la sua squadra Mourinho stesso nel post partita. Noi ci aspettiamo i nerazzurri al top, come è giusto che sia per una squadra campione d’Italia per quattro anni consecutivi; non crediamo assolutamente che saranno deconcentrati e con la testa già al Barcellona. Non ci credo neanche all’1%: se quella contro gli spagnoli fosse una semifinale, allora ci potrebbe stare; viceversa sarà la prima gara di un girone, perciò l’Inter non sarà assolutamente deconcentrata. Credo sia del tutto innaturale avere una distrazione per una gara che non sarà decisiva, visto che l’Inter potrebbe arrivare anche seconda nel proprio girone di Champions League e qualificarsi lo stesso. Troveremo la migliore Inter.”
L’Inter è al massimo; il Parma invece?
“Saremo pronti a sfidare questa grande squadra, anche se non posso dire cosa riusciremo a fare.”
Durante queste due settimane come ha visto la squadra?
“Ho visto una squadra che ha lavorato bene: durante la prima settimana eravamo più sereni, forse perché lontani dall’impegno di domani, ma in quest’ultimi giorni ho visto i ragazzi tutti molto motivati e molto carichi.”
Quest’ultima settimana è servita soprattutto ai tre nuovi per affinare i meccanismi ed inserirsi bene nel gruppo?
“Assolutamente sì, e non credo che per Amoruso, Dzemaili e Zaccardo ci saranno grosse difficoltà. Si tratta solo di avere ancora un po’ di pazienza perché i ritmi di lavoro sono diversi. Le indicazioni che un tecnico ricava sono diverse da allenatore ad allenatore, ma io li ho visti bene fisicamente e mentalmente.”
Ce n’è qualcuno di questi tre che potrebbe giocare già domani pomeriggio?
“Sì, potrebbe esserci questa possibilità, soprattutto per Zaccardo che è quello che conosco meglio.”
A proposito di Zaccardo, in quale ruolo la convince di più?
“Cristian l’ho avuto con me sia a Bologna che a Palermo, ed ha ricoperto tutti i ruoli della difesa. Nell’ultima stagione a Palermo avevo l’intenzione di utilizzarlo come centrocampista davanti alla difesa, ma non perché fosse il ruolo a lui destinato, ma perché per me Zaccardo può fare anche questo. Non c’è stata l’occasione, ma questo ruolo lui poi l’ha provato anche nel Wolfsburg, la squadra che poi è diventata campione di Germania. Credo che Zaccardo rimanga comunque un difensore che però ha la duttilità e la capacità di giocare in più ruoli.”
Il suo collega Mourinho continua a dividere: c’è chi lo ama, chi lo odia, chi lo ritiene un grande comunicatore: lei da che parte si schiera?
“Io non vorrei schierarmi da nessuna parte, perché sembra che ci sia l’obbligo di relazionarsi o di dare un giudizio: esprimere un giudizio su una persona che non si conosce direttamente per me non ha senso. L’unica cosa che mi sento di dire è che è un allenatore che nel giro degli ultimi cinque sei anni ha vinto tutto e dappertutto, perciò i risultati parlano per lui.”
Anche l’Inter, come tutte le armate, ha dei punti deboli…
“Sono tre anni che l’Inter vince in Italia con una certa facilità, perciò la vedo comunque dura. Difficile dire dopo due partite come sarà la stagione, ma comunque a me quest’anno sembrano molto più imprevedibili e moto più bravi a palleggiare rispetto agli ultimi anni. Se li pressiamo male, rischiamo di ritrovarci con sette o otto triangolazioni e con la palla nella nostra rete… Se loro sono al top sarà dura, altrimenti non ci sarebbero le gerarchie. Noi dovremo puntare sulle nostre qualità: applicazione, determinazione, concentrazione, voglia di compiere l’impresa. Noi ci dobbiamo provare.”
Il Parma quest’anno ha dimostrato di essere imprevedibile…
“La duttilità che ci ha contraddistinti in queste prime uscite potrà essere un’arma a nostro favore. L’imprevedibilità non sta solo nel sistema di gioco che si propone ma anche nell’utilizzare alcuni calciatori in ruoli diversi, anche all’interno della stessa gara, e dalla loro capacità di essere imprevedibili sul campo. E l’Inter è molto brava in questo: Milito, secondo me, è uno degli attaccanti più bravi al mondo. Anche Eto’o è un grandissimo attaccante; Balotelli è altrettanto imprevedibile: insomma, l’Inter è una squadra forte.”
Come ha visto Bojinov negli ultimi 20 minuti della sua Bulgaria contro l’Italia?
“L’ho visto bene, molto propositivo e molto voglioso: delle volte esagera, perché appena entra dà la sensazione di voler spaccare il modo, ma questo può essere un fattore positivo, per quello che è l’aspetto della voglia di giocare del ragazzo. Certo che se avesse segnato e la partita fosse finita 2-1 per l’Italia ma con una sua rete, sarei stato più contento.”
C’è tensione nello spogliatoio?
“Se andremo sereni a San Siro, prenderemo 12 gol. Se, invece, andremo là con la convinzione che ci sono dei punti salvezza in palio, sarà quel che sarà, ma ce la giocheremo.”
fcparma.com
Panucci: "Possiamo toglierci delle soddisfazioni"

"Ci tengo a far bene domenica. Conosco bene Eto'o, è un grande campione: sono contento per lui che da ragazzo voleva arrivare e c’è riuscito dopo tanto lavoro.
Anche Milito è un grande bomber che, nella passata stagione, ha fatto un grandissimo campionato.
Domenica noi del Parma dobbiamo dare tutto, poi se saranno stati più bravi loro gli faremo i complimenti a fine partita. Possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni e per questo non deve mancare l’entusiasmo.
Non vedo l’ora di giocare. Cosa penso di Mourinho? Amo le persone sincere che parlano in maniera chiara e diretta. Può anche non piacere, ma mi sembra una persona onesta e senza scheletri nell’armadio".
sportsbook24.net
giovedì 10 settembre 2009
Paloschi: "Gruppo eccezionale"

Domenica per lei sarà una partita suggestiva, incontrare l’Inter in quello che è stato il suo stadio. Prova delle emozioni particolari?
“Domenica sarà una partita come tutte le altre dove, prima di tutto, sarà importante cercare di portare a casa i tre punti”.
Quale potrebbe essere la chiave giusta per interpretare bene la partita?
“Oltre a non aver paura, dovremo eseguire alla perfezione quanto stiamo provando in settimana in allenamento”.
Gli impegni della settimana con la nazionale possono aver condizionato il suo avvicinamento alla partita?
“Io sono rientrato solo ieri, ma penso che la preparazione settimanale della partita sia importante quanto l’impegno che si mette in campo alla domenica”.
Che effetto le farà giocare contro il suo amico, e compagno in Under 21, Balotelli?
“Sarà la prima volta da avversari, ma speriamo che il risultato sia a nostro favore. Parlando insieme di domenica ci siamo già accordati per uno scambio di maglia”.
Al di là della sua amicizia con Balotelli, prova un pizzico di invidia nel vederlo inserito nella prima squadra dell’Inter ed esprimersi già su palcoscenici internazionali? Il Milan invece ha preferito farle fare prima un po’ di esperienza.
“Ogni giocatore ha la sua storia. C’è chi rimane nelle grandi squadre, come Balotelli, o chi come Pippo Inzaghi, ad esempio, deve fare tanta gavetta prima di arrivare al vertice. Io sono contento di essere qua a Parma e di poter crescere con serenità”.
Teme le doti fisiche e tecniche dell’Inter?
“Credo che nessuna formazione sia imbattibile, altrimenti il campionato sarebbe già scritto in partenza e non si scenderebbe neppure in campo. Ogni partita ha la sua storia e noi non partiamo battuti”.
Si potrebbe rivedere un Parma in stile Udine: aggressivo nel pressing e veloce nelle ripartenze?
“Credo che questa sia la nostra arma migliore. I colpi di tacco e le finezze non aiutano a portare a casa il risultato. Dobbiamo fare le cose semplici e giocare come sappiamo”.
Come valuti la possibilità di un attacco a due punte?
“Il mister è un grandissimo allenatore, che sa sempre come mettere in difficoltà gli avversari. Per ora i risultati gli danno ragione. Dobbiamo fidarci delle sue decisioni, qualunque esse siano”.
Nell’amichevole di Sassuolo tutta la squadra è andata ad abbracciare Budel, che in questo inizio di campionato ha trovato meno spazio, dopo la rete da lui segnata. Come giudichi l’episodio?
“Credo sia un ottimo indice dell’unione del gruppo, stiamo remando tutti nella stessa direzione e lo stiamo facendo con entusiasmo. Questo è il modo giusto per arrivare alla salvezza”.
fcparma.com
mercoledì 9 settembre 2009
Boji e Ghiro in coro: "Possiamo farcela!"

"Andiamo a Milano con serenità - spiega il patron gialloblù - perché giocare a San Siro dà sensazioni uniche, peraltro contro una grande squadra. Stavolta speriamo con più fortuna". Ghirardi si riferisce al "famoso" rigore concesso per un inesistente fallo di mano di Couto. "Quell’episodio è entrato nella casistica - ha detto Ghirardi alla Gazzetta dello Sport -. E al ritorno il gol di Ibra ci mandò in B". Intanto Ghirardi si gode il momento felice di Alberto Paloschi, due gol in due partite, non male! "E’ straordinario. A Udine e con il Catania era arrabbiato per i gol sbagliati. Ha un carattere che lo porterà lontano: l’ho già detto a Galliani che se lo vorrà dovrà pagarlo caro". Infine: "Diamo a Guidolin i giusti meriti. Ho scoperto che è il tecnico con più panchine in A: quindi ha da insegnare a tutti noi. Fosse per me gli rinnoverei subito il contratto. Ma riparliamone più avanti".
Carico come una molla è anche Valeri Bojinov che, però, fino ad oggi, ha giocato solo pochi minuti con la maglia del Parma. Quanto basta per lanciare la sfida all'Inter di Mourinho che per domenica sera dovrebbe ricorrere ad un massiccio turnover, dato che dopo qualche giorno dovrà affrontare il Barcellona in Champions League."Dopo un pareggio e una vittoria il nostro morale è alto. Il gruppo è unito, si lavora, si scherza e si ride. Personalmente sto bene, voglio giocare e riprendermi tutto quello che ho perso in un anno e mezzo. Deciderà il mister, ma io in attacco posso giocare ovunque; possso anche fare coppia con Paloschi, un giocatore molto importante per il Parma".
Questo pomeriggio a Collecchio il Parma sosterrà una partita amichevole contro il Ceversama, squadra biellese che milita nel campionato di Eccellenza.
lungoparma.it
Guidolin: "Con l'Inter ci vuole gara perfetta"

“Alberto ha fatto un gran bel gol, peccato per il risultato. Siamo contenti per lui e speriamo che nella prossima partita, ad una sua buona prestazione, segua anche una vittoria” ha detto ieri a Collecchio Francesco Guidolin (da www.fcparma.com) che ha dato anche la sua ricetta per la gara di domenica con l’Inter: “Nelle grandi partite si deve avere coraggio, non si può andare a giocare per lo zero a zero, altrimenti prima o poi si prende il gol”.
La sfida non fa paura al tecnico che sa di dover tirar fuori dai suoi una prestazione super: "In passato mi è già capitato molte volte di andare a giocare nei grandi campi della serie A: Milano, Torino e Roma. E sono sempre andato con squadre che non lottavano per il titolo. Per far bene in quelle partite bisogna mettere in campo tutto e sbagliare pochissimo. Si deve fare la partita perfetta e, alla fine di tutto, avere anche un pizzico di fortuna”.
Guidolin non svela il modulo, ma spiega che non sarà un Parma rinunciatario: "Cercherò con i miei collaboratori di analizzare bene tutte le possibilità, sicuramente la fase tattica sarà fondamentale indipendentemente dal sistema di gioco che si usa. Bisogna soprattutto avere coraggio, perché se si scende in campo giocando per lo zero a zero, prima o poi si prende gol e non ci sono possibilità di portare a casa il risultato”.
Difficile vedere in campo dall'inizio Amoruso e Zaccardo: "Dal punto di vista della preparazione fisica mi hanno fatto una buona impressione. Certamente ci vorrà ancora tempo per assimilare quei piccoli dettagli tattici che ogni allenatore chiede ai suoi uomini. Particolari che servono a far funzionare al meglio la propria tattica".
lungoparma.it