Nella conferenza stampa tenutasi a Collecchio prima dell’allenamento, Alberto Paloschi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un suo parere sul difficile incontro di domenica: “Credo che nessuna formazione sia imbattibile, altrimenti il campionato sarebbe già scritto in partenza e non si scenderebbe neppure in campo. Ogni partita ha la sua storia e noi non partiamo battuti”. Una possibile chiave tattica? “Dobbiamo fare le cose semplici e giocare come sappiamo”.
Domenica per lei sarà una partita suggestiva, incontrare l’Inter in quello che è stato il suo stadio. Prova delle emozioni particolari?
“Domenica sarà una partita come tutte le altre dove, prima di tutto, sarà importante cercare di portare a casa i tre punti”.
Quale potrebbe essere la chiave giusta per interpretare bene la partita?
“Oltre a non aver paura, dovremo eseguire alla perfezione quanto stiamo provando in settimana in allenamento”.
Gli impegni della settimana con la nazionale possono aver condizionato il suo avvicinamento alla partita?
“Io sono rientrato solo ieri, ma penso che la preparazione settimanale della partita sia importante quanto l’impegno che si mette in campo alla domenica”.
Che effetto le farà giocare contro il suo amico, e compagno in Under 21, Balotelli?
“Sarà la prima volta da avversari, ma speriamo che il risultato sia a nostro favore. Parlando insieme di domenica ci siamo già accordati per uno scambio di maglia”.
Al di là della sua amicizia con Balotelli, prova un pizzico di invidia nel vederlo inserito nella prima squadra dell’Inter ed esprimersi già su palcoscenici internazionali? Il Milan invece ha preferito farle fare prima un po’ di esperienza.
“Ogni giocatore ha la sua storia. C’è chi rimane nelle grandi squadre, come Balotelli, o chi come Pippo Inzaghi, ad esempio, deve fare tanta gavetta prima di arrivare al vertice. Io sono contento di essere qua a Parma e di poter crescere con serenità”.
Teme le doti fisiche e tecniche dell’Inter?
“Credo che nessuna formazione sia imbattibile, altrimenti il campionato sarebbe già scritto in partenza e non si scenderebbe neppure in campo. Ogni partita ha la sua storia e noi non partiamo battuti”.
Si potrebbe rivedere un Parma in stile Udine: aggressivo nel pressing e veloce nelle ripartenze?
“Credo che questa sia la nostra arma migliore. I colpi di tacco e le finezze non aiutano a portare a casa il risultato. Dobbiamo fare le cose semplici e giocare come sappiamo”.
Come valuti la possibilità di un attacco a due punte?
“Il mister è un grandissimo allenatore, che sa sempre come mettere in difficoltà gli avversari. Per ora i risultati gli danno ragione. Dobbiamo fidarci delle sue decisioni, qualunque esse siano”.
Nell’amichevole di Sassuolo tutta la squadra è andata ad abbracciare Budel, che in questo inizio di campionato ha trovato meno spazio, dopo la rete da lui segnata. Come giudichi l’episodio?
“Credo sia un ottimo indice dell’unione del gruppo, stiamo remando tutti nella stessa direzione e lo stiamo facendo con entusiasmo. Questo è il modo giusto per arrivare alla salvezza”.
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