mercoledì 9 settembre 2009

Inter - Parma, si ritorna al calcio che conta

483. Sono 483 giorni che dividono la disfatta di Parma contro l'Inter, datata 18 maggio 2008 che condannò i gialloblu in B, con il 13 settembre 2009, giorno che darà al Parma il primo vero impatto con la Serie A. Il 13 settembre 2009 la compagine gialloblu farà visita all'Inter di Mourinho, una gara speciale per Parma e per i suoi tifosi, una gara come tutte le altre per gli interisti e per Mou. sarà una partita dalla mille sfaccettature, un Parma che vuole continuare ad essere imbattuto in questo inizio di Serie A e un Inter che non vuole fare altri passi falsi come alla prima giornata con quel pari contro il Bari.

Analizzando la partita e le opportunità che si presentano ai due mister, Mou è colui che avrà più problemi. L'inter dovrà fare a meno, probabilmente, di Sneijder, infortunatosi con la nazionale olandese nella pausa qualificazioni mondiali, e Thiago Motta, il quale Mou risparmierà in campionato per averlo fresco e pronto per la prima di Champion's League contro il Barça di Ibra e Guardiola. Stessa storia per Chivu, che partirà dalla panchina. Confermata la coppia d'attacco Milito-Eto'o con alle loro spalle un'altra conferma, Stankovic. Ancora in panca Balotelli, Cambiasso ancora out, sarà sostituito da Vieira.

Il Parma si presenta alla sfida di Milano, con gli sfavori del pronostico, e a quanto pare, Guidolin sembra orientato verso un 4-3-3, con gli inserimenti, in difesa a destra, di Zaccardo, e a centrocampo, di Dzemaili, neoacquisto. Tuttavia il 4-3-3 potrebbe sembrare troppo offensivo per una partita contro l'Inter, più possibile un uomo in più a centrocampo e uno in meno in attacco. Un centrocampo a 3, con tre centrali, sta a significare che Guidolin punta sulle accelerazioni di Biabiany e Lanzafame e sulle incursioni dei due esterni di difesa, Zaccardo e Zenoni, sulle fasce; senza dimenticare gli scatti alla Pippo Inzaghi di Paloschi. Giocare a 3 a centrocampo significa però essere anche vulnerabile alle ripartenze ed ai possibili contropiedi dell'Inter, che con pochi tocchi di prima e veloci potrebbe arrivare sotto porta molto facilmente. Giocare a 4 a centrocampo significa limitare pericoli del genere ma significa anche essere meno offensivi, ma per mantenere gli equilibri, con difensori veloci e potenti come quelli dell'Inter potrebbe essere interessante vedere Paloschi e Bojinov insieme e lasciare in panca Lanzafame con Biabiany che scala sulla fascia di centrocampo, utile a fermare le ripartenze dell'Inter sulla fascia.
Mettere Bojinov potrebbe rivelarsi l'arma vincente perchè un giocatore potente veloce e tecnico come lui può mettere in seria difficoltà Lucio, Maicon e Co.

By Napul'ègialloblu

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