sabato 12 settembre 2009

Parma - Inter, l'elenco dei convocati

Questo l’elenco dei 23 calciatori convocati dall’allenatore Francesco Guidolin per la partita Inter-Parma, 3^ giornata di andata del Campionato di Serie A Tim 2009/10 in programma domani, domenica 13 settembre 2009 allo stadio San Siro di Milano con inizio alle ore 15.00:


Portieri

83. MIRANTE
1. PAVARINI

Difensori

3. ANTONELLI

7. CASTELLINI

15. DELLAFIORE
6. LUCARELLI
24. PACI

2. PANUCCI
5. ZACCARDO

19. ZENONI

Centrocampisti


32. BUDEL

18. CORDOVA

10. DZEMAILI

14. GALLOPPA
8. LUNARDINI

21. MANZONI
17. MARIGA

4. MORRONE

Attaccanti


23. AMORUSO

20. BIABIANY
86. BOJINOV
9. LANZAFAME
43. PALOSCHI


Squalificati:
Nessuno

Diffidati: Nessuno


fcparma.com


Guidolin: "Proviamoci!"

“Se andremo sereni a San Siro, prenderemo 12 gol. Se, invece, andremo là con la convinzione che ci sono dei punti salvezza in palio, sarà quel che sarà, ma ce la giocheremo – dice l’allenatore del Parma Francesco Guidolin alla vigilia della gara di San Siro contro l’Inter – Sono tre anni che l’Inter vince in Italia con una certa facilità, perciò la vedo comunque dura. Difficile dire dopo due partite come sarà la stagione, ma comunque a me quest’anno sembrano molto più imprevedibili e moto più bravi a palleggiare rispetto agli ultimi anni. Se li pressiamo male, rischiamo di ritrovarci con sette o otto triangolazioni e con la palla nella nostra rete… Se loro sono al top sarà dura, altrimenti non ci sarebbero le gerarchie. Noi dovremo puntare sulle nostre qualità: applicazione, determinazione, concentrazione, voglia di compiere l’impresa. Noi ci dobbiamo provare.”


Francesco Guidolin, domani contro l’Inter sfida della verità…
“Domani ci attende una gara molto difficile, come ce ne saranno altre e come bisogna abituarsi a fare, se si vuole restare in Serie A. Dovremo cercare di essere bravi, precisi e sappiamo che questo può non bastare. Quando si va a Milano si cerca sempre di fare una bella figura, perché ci sono degli avversari che possono anche farti fare una brutta figura. Se ci mettiamo tutto quello che abbiamo dentro, se saremo preparati e se ci crederemo, potrà venire fuori la partita della vita.”

L’Inter è una corazzata: come l’ha vista contro il Bari?

“Nella prima giornata di campionati il Bari al Meazza ha disputato una grandissima partita, e poi in quella gara l’Inter non era al top, come ha definito la sua squadra Mourinho stesso nel post partita. Noi ci aspettiamo i nerazzurri al top, come è giusto che sia per una squadra campione d’Italia per quattro anni consecutivi; non crediamo assolutamente che saranno deconcentrati e con la testa già al Barcellona. Non ci credo neanche all’1%: se quella contro gli spagnoli fosse una semifinale, allora ci potrebbe stare; viceversa sarà la prima gara di un girone, perciò l’Inter non sarà assolutamente deconcentrata. Credo sia del tutto innaturale avere una distrazione per una gara che non sarà decisiva, visto che l’Inter potrebbe arrivare anche seconda nel proprio girone di Champions League e qualificarsi lo stesso. Troveremo la migliore Inter.”

L’Inter è al massimo; il Parma invece?
“Saremo pronti a sfidare questa grande squadra, anche se non posso dire cosa riusciremo a fare.”

Durante queste due settimane come ha visto la squadra?
“Ho visto una squadra che ha lavorato bene: durante la prima settimana eravamo più sereni, forse perché lontani dall’impegno di domani, ma in quest’ultimi giorni ho visto i ragazzi tutti molto motivati e molto carichi.”

Quest’ultima settimana è servita soprattutto ai tre nuovi per affinare i meccanismi ed inserirsi bene nel gruppo?
“Assolutamente sì, e non credo che per Amoruso, Dzemaili e Zaccardo ci saranno grosse difficoltà. Si tratta solo di avere ancora un po’ di pazienza perché i ritmi di lavoro sono diversi. Le indicazioni che un tecnico ricava sono diverse da allenatore ad allenatore, ma io li ho visti bene fisicamente e mentalmente.”

Ce n’è qualcuno di questi tre che potrebbe giocare già domani pomeriggio?
“Sì, potrebbe esserci questa possibilità, soprattutto per Zaccardo che è quello che conosco meglio.”

A proposito di Zaccardo, in quale ruolo la convince di più?
“Cristian l’ho avuto con me sia a Bologna che a Palermo, ed ha ricoperto tutti i ruoli della difesa. Nell’ultima stagione a Palermo avevo l’intenzione di utilizzarlo come centrocampista davanti alla difesa, ma non perché fosse il ruolo a lui destinato, ma perché per me Zaccardo può fare anche questo. Non c’è stata l’occasione, ma questo ruolo lui poi l’ha provato anche nel Wolfsburg, la squadra che poi è diventata campione di Germania. Credo che Zaccardo rimanga comunque un difensore che però ha la duttilità e la capacità di giocare in più ruoli.”

Il suo collega Mourinho continua a dividere: c’è chi lo ama, chi lo odia, chi lo ritiene un grande comunicatore: lei da che parte si schiera?
“Io non vorrei schierarmi da nessuna parte, perché sembra che ci sia l’obbligo di relazionarsi o di dare un giudizio: esprimere un giudizio su una persona che non si conosce direttamente per me non ha senso. L’unica cosa che mi sento di dire è che è un allenatore che nel giro degli ultimi cinque sei anni ha vinto tutto e dappertutto, perciò i risultati parlano per lui.”

Anche l’Inter, come tutte le armate, ha dei punti deboli…
“Sono tre anni che l’Inter vince in Italia con una certa facilità, perciò la vedo comunque dura. Difficile dire dopo due partite come sarà la stagione, ma comunque a me quest’anno sembrano molto più imprevedibili e moto più bravi a palleggiare rispetto agli ultimi anni. Se li pressiamo male, rischiamo di ritrovarci con sette o otto triangolazioni e con la palla nella nostra rete… Se loro sono al top sarà dura, altrimenti non ci sarebbero le gerarchie. Noi dovremo puntare sulle nostre qualità: applicazione, determinazione, concentrazione, voglia di compiere l’impresa. Noi ci dobbiamo provare.”

Il Parma quest’anno ha dimostrato di essere imprevedibile…
“La duttilità che ci ha contraddistinti in queste prime uscite potrà essere un’arma a nostro favore. L’imprevedibilità non sta solo nel sistema di gioco che si propone ma anche nell’utilizzare alcuni calciatori in ruoli diversi, anche all’interno della stessa gara, e dalla loro capacità di essere imprevedibili sul campo. E l’Inter è molto brava in questo: Milito, secondo me, è uno degli attaccanti più bravi al mondo. Anche Eto’o è un grandissimo attaccante; Balotelli è altrettanto imprevedibile: insomma, l’Inter è una squadra forte.”

Come ha visto Bojinov negli ultimi 20 minuti della sua Bulgaria contro l’Italia?

“L’ho visto bene, molto propositivo e molto voglioso: delle volte esagera, perché appena entra dà la sensazione di voler spaccare il modo, ma questo può essere un fattore positivo, per quello che è l’aspetto della voglia di giocare del ragazzo. Certo che se avesse segnato e la partita fosse finita 2-1 per l’Italia ma con una sua rete, sarei stato più contento.”

C’è tensione nello spogliatoio?

“Se andremo sereni a San Siro, prenderemo 12 gol. Se, invece, andremo là con la convinzione che ci sono dei punti salvezza in palio, sarà quel che sarà, ma ce la giocheremo.”

fcparma.com


Panucci: "Possiamo toglierci delle soddisfazioni"

Christian Panucci, protagonista della conferenza stampa tenutasi oggi a Collecchio, si mostra carico alla vigilia della sfida con l'Inter.
"Ci tengo a far bene domenica. Conosco bene Eto'o, è un grande campione: sono contento per lui che da ragazzo voleva arrivare e c’è riuscito dopo tanto lavoro.
Anche Milito è un grande bomber che, nella passata stagione, ha fatto un grandissimo campionato.


Domenica noi del Parma dobbiamo dare tutto, poi se saranno stati più bravi loro gli faremo i complimenti a fine partita. Possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni e per questo non deve mancare l’entusiasmo.
Non vedo l’ora di giocare. Cosa penso di Mourinho? Amo le persone sincere che parlano in maniera chiara e diretta. Può anche non piacere, ma mi sembra una persona onesta e senza scheletri nell’armadio".

sportsbook24.net

giovedì 10 settembre 2009

Paloschi: "Gruppo eccezionale"

Nella conferenza stampa tenutasi a Collecchio prima dell’allenamento, Alberto Paloschi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un suo parere sul difficile incontro di domenica: “Credo che nessuna formazione sia imbattibile, altrimenti il campionato sarebbe già scritto in partenza e non si scenderebbe neppure in campo. Ogni partita ha la sua storia e noi non partiamo battuti”. Una possibile chiave tattica? “Dobbiamo fare le cose semplici e giocare come sappiamo”.



Domenica per lei sarà una partita suggestiva, incontrare l’Inter in quello che è stato il suo stadio. Prova delle emozioni particolari?

“Domenica sarà una partita come tutte le altre dove, prima di tutto, sarà importante cercare di portare a casa i tre punti”.

Quale potrebbe essere la chiave giusta per interpretare bene la partita?

“Oltre a non aver paura, dovremo eseguire alla perfezione quanto stiamo provando in settimana in allenamento”.

Gli impegni della settimana con la nazionale possono aver condizionato il suo avvicinamento alla partita?

“Io sono rientrato solo ieri, ma penso che la preparazione settimanale della partita sia importante quanto l’impegno che si mette in campo alla domenica”.

Che effetto le farà giocare contro il suo amico, e compagno in Under 21, Balotelli?

“Sarà la prima volta da avversari, ma speriamo che il risultato sia a nostro favore. Parlando insieme di domenica ci siamo già accordati per uno scambio di maglia”.

Al di là della sua amicizia con Balotelli, prova un pizzico di invidia nel vederlo inserito nella prima squadra dell’Inter ed esprimersi già su palcoscenici internazionali? Il Milan invece ha preferito farle fare prima un po’ di esperienza.

“Ogni giocatore ha la sua storia. C’è chi rimane nelle grandi squadre, come Balotelli, o chi come Pippo Inzaghi, ad esempio, deve fare tanta gavetta prima di arrivare al vertice. Io sono contento di essere qua a Parma e di poter crescere con serenità”.

Teme le doti fisiche e tecniche dell’Inter?

“Credo che nessuna formazione sia imbattibile, altrimenti il campionato sarebbe già scritto in partenza e non si scenderebbe neppure in campo. Ogni partita ha la sua storia e noi non partiamo battuti”.

Si potrebbe rivedere un Parma in stile Udine: aggressivo nel pressing e veloce nelle ripartenze?

“Credo che questa sia la nostra arma migliore. I colpi di tacco e le finezze non aiutano a portare a casa il risultato. Dobbiamo fare le cose semplici e giocare come sappiamo”.

Come valuti la possibilità di un attacco a due punte?

“Il mister è un grandissimo allenatore, che sa sempre come mettere in difficoltà gli avversari. Per ora i risultati gli danno ragione. Dobbiamo fidarci delle sue decisioni, qualunque esse siano”.

Nell’amichevole di Sassuolo tutta la squadra è andata ad abbracciare Budel, che in questo inizio di campionato ha trovato meno spazio, dopo la rete da lui segnata. Come giudichi l’episodio?

“Credo sia un ottimo indice dell’unione del gruppo, stiamo remando tutti nella stessa direzione e lo stiamo facendo con entusiasmo. Questo è il modo giusto per arrivare alla salvezza”.

fcparma.com

mercoledì 9 settembre 2009

Boji e Ghiro in coro: "Possiamo farcela!"

Da una parte il presidente e dall'altra l'attaccante. Una strana coppia, eppure la cartolina spedita a Milano, destinazione Inter, porta la firma di Ghirardi e Bojinov. Il primo è gasato dal promettente avvio in campionato, il secondo scalpita per una maglia da titolare e questa sera può mettersi in mostra durante la sfida tra Italia e Bulgaria, valida per le qualificazioni ai Mondiali. Guidolin ha l'intera rosa a disposizione e sta lavorando sodo per integrare i nuovi arrivati.



"Andiamo a Milano con serenità - spiega il patron gialloblù - perché giocare a San Siro dà sensazioni uniche, peraltro contro una grande squadra. Stavolta speriamo con più fortuna". Ghirardi si riferisce al "famoso" rigore concesso per un inesistente fallo di mano di Couto. "Quell’episodio è entrato nella casistica - ha detto Ghirardi alla Gazzetta dello Sport -. E al ritorno il gol di Ibra ci mandò in B". Intanto Ghirardi si gode il momento felice di Alberto Paloschi, due gol in due partite, non male! "E’ straordinario. A Udine e con il Catania era arrabbiato per i gol sbagliati. Ha un carattere che lo porterà lontano: l’ho già detto a Galliani che se lo vorrà dovrà pagarlo caro". Infine: "Diamo a Guidolin i giusti meriti. Ho scoperto che è il tecnico con più panchine in A: quindi ha da insegnare a tutti noi. Fosse per me gli rinnoverei subito il contratto. Ma riparliamone più avanti".


Carico come una molla è anche Valeri Bojinov che, però, fino ad oggi, ha giocato solo pochi minuti con la maglia del Parma. Quanto basta per lanciare la sfida all'Inter di Mourinho che per domenica sera dovrebbe ricorrere ad un massiccio turnover, dato che dopo qualche giorno dovrà affrontare il Barcellona in Champions League."Dopo un pareggio e una vittoria il nostro morale è alto. Il gruppo è unito, si lavora, si scherza e si ride. Personalmente sto bene, voglio giocare e riprendermi tutto quello che ho perso in un anno e mezzo. Deciderà il mister, ma io in attacco posso giocare ovunque; possso anche fare coppia con Paloschi, un giocatore molto importante per il Parma".

Questo pomeriggio a Collecchio il Parma sosterrà una partita amichevole contro il Ceversama, squadra biellese che milita nel campionato di Eccellenza.

lungoparma.it

Guidolin: "Con l'Inter ci vuole gara perfetta"

Mentre Mourinho aspetta il rientro ad Appiano Gentile dei suoi 17 nazionali, tra cui l'acciaccato Sneijder, e potrebbe varare un pesante turnover per la gara di domenica con il Parma visto il successivo impegno in Champions con il Barcellona, Guidolin sta preparando la partita con tutti gli uomini a disposizione ad eccezione dell'azzurrino Paloschi; a segno nella sfortunata partita con il Galles.



“Alberto ha fatto un gran bel gol, peccato per il risultato. Siamo contenti per lui e speriamo che nella prossima partita, ad una sua buona prestazione, segua anche una vittoria” ha detto ieri a Collecchio Francesco Guidolin (da www.fcparma.com) che ha dato anche la sua ricetta per la gara di domenica con l’Inter: “Nelle grandi partite si deve avere coraggio, non si può andare a giocare per lo zero a zero, altrimenti prima o poi si prende il gol”.


La sfida non fa paura al tecnico che sa di dover tirar fuori dai suoi una prestazione super: "In passato mi è già capitato molte volte di andare a giocare nei grandi campi della serie A: Milano, Torino e Roma. E sono sempre andato con squadre che non lottavano per il titolo. Per far bene in quelle partite bisogna mettere in campo tutto e sbagliare pochissimo. Si deve fare la partita perfetta e, alla fine di tutto, avere anche un pizzico di fortuna”.


Guidolin non svela il modulo, ma spiega che non sarà un Parma rinunciatario: "Cercherò con i miei collaboratori di analizzare bene tutte le possibilità, sicuramente la fase tattica sarà fondamentale indipendentemente dal sistema di gioco che si usa. Bisogna soprattutto avere coraggio, perché se si scende in campo giocando per lo zero a zero, prima o poi si prende gol e non ci sono possibilità di portare a casa il risultato”.


Difficile vedere in campo dall'inizio Amoruso e Zaccardo: "Dal punto di vista della preparazione fisica mi hanno fatto una buona impressione. Certamente ci vorrà ancora tempo per assimilare quei piccoli dettagli tattici che ogni allenatore chiede ai suoi uomini. Particolari che servono a far funzionare al meglio la propria tattica".


lungoparma.it

Dellafiore: "A San Siro senza paura"


“Quando ci si avvicina alla sfida con una big del campionato si trovano stimoli ulteriori, perché tutti sanno di dover dare più del massimo per ottenere qualcosa di buono. Contro una squadra come l’Inter, per esempio, gli stimoli e la concentrazione raddoppiano”. Queste le parole che oggi il difensore Paolo Hernan Dellafiore ha rilasciato nel consueto appuntamento con la stampa prima degli allenamenti. Poi ha aggiunto fiducioso: “Non partiamo battuti e cercheremo di fare tutto ciò che è nel nostro potenziale”.



La sfida di domenica con l’Inter è, sulla carta, la partita più proibitiva dell’anno.

“Sappiamo che giocare in casa dei campioni d’Italia sarà difficilissimo. Noi, comunque, andremo per fare la nostra partita, sapendo di avere di fronte una grandissima squadra. Non partiamo battuti e cercheremo di fare tutto ciò che è nel nostro potenziale”.

Uno dei punti di forza dell’Inter è, molto probabilmente, la potenza fisica dei giocatori. Teme questo aspetto?

“Quando ci si trova davanti ai giocatori dell’Inter si rimane impressionati dalla loro potenza, dalla loro statura e dalla loro forza esplosiva. A livello assoluto sono, sotto questo punto di vista, un gradino sopra alle altre formazioni. Ma la stazza fisica non è l’unica cosa che conta. Il Bari, per esempio, è riuscito nella prima giornata ad ottenere un grande risultato proprio in casa loro. Bisogna andare a San Siro senza nessuna paura. Inoltre è importante anche avere un pizzico di fortuna negli episodi chiave”.

Come valuta gli innesti nel reparto difensivo di giocatori di esperienza come Panucci e Zaccardo?

“Campioni del genere migliorano la rosa dal punto di vista tecnico e tattico. E’ un bene per noi averli in squadra. Con loro può essere più facile raggiungere il nostro obiettivo primario che è la salvezza”.

Secondo lei, in che ruolo difensivo la vede meglio il tecnico Guidolin, considerata la sua duttilità?

“Penso che il ruolo di centrale di difesa sia quello in cui lui preferisce farmi giocare. Quando mi mette terzino mi chiede, magari, più copertura e meno spinta. Poi conta molto anche l’avversario che si affronta e, in ogni caso, accetto volentieri ogni richiesta e consiglio del mister”.

Come si prepara una grande partita? Ci sono differenze di approccio rispetto alle altre partite?

“Quando si affrontano rivali dirette si parte con la consapevolezza che sarà importante portare a casa più punti possibile. Quando ci si avvicina alla sfida con una Big del campionato si trovano stimoli ulteriori, perché tutti sanno di dover dare più del massimo per ottenere qualcosa di buono. Contro una squadra come l’Inter, per esempio, gli stimoli e la concentrazione raddoppiano”.

Come si trova qui a Parma?

“Sono qui ormai da tre mesi e posso dire che il giudizio che ho della squadra e della città è molto positivo. Adesso la mia speranza, dal punto di vista calcistico, è quella di dare il mio contributo alla causa, ritagliandomi uno spazio in questa rosa competitiva”.


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Inter - Parma, si ritorna al calcio che conta

483. Sono 483 giorni che dividono la disfatta di Parma contro l'Inter, datata 18 maggio 2008 che condannò i gialloblu in B, con il 13 settembre 2009, giorno che darà al Parma il primo vero impatto con la Serie A. Il 13 settembre 2009 la compagine gialloblu farà visita all'Inter di Mourinho, una gara speciale per Parma e per i suoi tifosi, una gara come tutte le altre per gli interisti e per Mou. sarà una partita dalla mille sfaccettature, un Parma che vuole continuare ad essere imbattuto in questo inizio di Serie A e un Inter che non vuole fare altri passi falsi come alla prima giornata con quel pari contro il Bari.

Analizzando la partita e le opportunità che si presentano ai due mister, Mou è colui che avrà più problemi. L'inter dovrà fare a meno, probabilmente, di Sneijder, infortunatosi con la nazionale olandese nella pausa qualificazioni mondiali, e Thiago Motta, il quale Mou risparmierà in campionato per averlo fresco e pronto per la prima di Champion's League contro il Barça di Ibra e Guardiola. Stessa storia per Chivu, che partirà dalla panchina. Confermata la coppia d'attacco Milito-Eto'o con alle loro spalle un'altra conferma, Stankovic. Ancora in panca Balotelli, Cambiasso ancora out, sarà sostituito da Vieira.

Il Parma si presenta alla sfida di Milano, con gli sfavori del pronostico, e a quanto pare, Guidolin sembra orientato verso un 4-3-3, con gli inserimenti, in difesa a destra, di Zaccardo, e a centrocampo, di Dzemaili, neoacquisto. Tuttavia il 4-3-3 potrebbe sembrare troppo offensivo per una partita contro l'Inter, più possibile un uomo in più a centrocampo e uno in meno in attacco. Un centrocampo a 3, con tre centrali, sta a significare che Guidolin punta sulle accelerazioni di Biabiany e Lanzafame e sulle incursioni dei due esterni di difesa, Zaccardo e Zenoni, sulle fasce; senza dimenticare gli scatti alla Pippo Inzaghi di Paloschi. Giocare a 3 a centrocampo significa però essere anche vulnerabile alle ripartenze ed ai possibili contropiedi dell'Inter, che con pochi tocchi di prima e veloci potrebbe arrivare sotto porta molto facilmente. Giocare a 4 a centrocampo significa limitare pericoli del genere ma significa anche essere meno offensivi, ma per mantenere gli equilibri, con difensori veloci e potenti come quelli dell'Inter potrebbe essere interessante vedere Paloschi e Bojinov insieme e lasciare in panca Lanzafame con Biabiany che scala sulla fascia di centrocampo, utile a fermare le ripartenze dell'Inter sulla fascia.
Mettere Bojinov potrebbe rivelarsi l'arma vincente perchè un giocatore potente veloce e tecnico come lui può mettere in seria difficoltà Lucio, Maicon e Co.

By Napul'ègialloblu

martedì 1 settembre 2009

Paloschi: "Spero di diventare come Inzaghi"












Dal ritiro dell'Under21, l'attaccante Alberto Paloschi del Parma ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di Skysport24: "Sono molto contento di aver segnato anche contro il Catania. La cosa più importante, però, è la vittoria della squadra. Speriamo di continuare così". Dopo la rete realizzata agli etnei si è complimentato con lui l'ex compagno Pippo Inzaghi, il grande campione del quale tutti continuano a dire che è lui l’erede designato: "Spero di migliorare ancora per arrivare ai suoi livelli. Mi fa molto piacere che domenica sera Pippo mi abbia inviato un messaggio sul cellulare per farmi i complimenti peril gol".


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Parma, riepilogo movimenti mercato di ieri.








Ancora una giornata caldissima per il Parma in sede di calciomercato che oltre al supercolpo Blerim Dzemaili (23) fa la spesa nelle serie minori (e non solo) a caccia di giovani per il proprio vivaio, ed approfitta per mandare qualche proprio ragazzo a giocare. Ecco le ufficializzazioni direttamente dal sito della Lega Calcio con la solita formula : data-giocatore-tipo di trasferimento-squadra di provenienza:

31/08/2009 DZEMAILI BLERIM a titolo TEMPORANEO da TORINO
31/08/2009 DE VITIS ALESSANDRO a titolo DEFINITIVO da FIORENTINA
31/08/2009 GAIONE FRANCESCO a titolo TEMPORANEO da ALESSANDRIA
31/08/2009 MOLOSSI ALI' a titolo TEMPORANEO da GIACOMENSE
31/08/2009 ETTORE EDOARDO a titolo TEMPORANEO da GIULIANOVA
31/08/2009 GALLI NICCOLO' a titolo DEFINITIVO da PERGOCREMA
31/08/2009 MANICONE GIUSEPPE a titolo DEFINITIVO da POL. COOP
31/08/2009 MIHAJLOVIC DRAGAN a titolo DEFINITIVO da BELLINZONA
31/08/2009 PAMBIANCHI FRANCESCO a titolo DEFINITIVO da PERGOCREMA
31/08/2009 ZACCARDO CRISTIAN a titolo DEFINITIVO da WOLFSBURG
31/08/2009 ANELLI CRISTIAN a titolo DEFINITIVO da CARPENEDOLO
31/08/2009 MANZONI DIEGO a titolo DEFINITIVO da PERGOCREMA


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UFICIALE: Dzemaili al Parma!










La società Parma FC S.p.A. comunica di avare raggiunto l’accordo con il Torino FC per uno scambio di prestiti con diritto di riscatto della metà tra il centrocampista nazionale svizzero Blerim DZEMAILI (Tetovo, 12 aprile 1986) e l’attaccante Daniele VANTAGGIATO (Brindisi, 10 ottobre 1984).


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