
Fraintendimenti che mi sono sembrati decisamente fuoriluogo, intendo quelli del Presidente Aldo Spinelli, che dava la colpa di un mancato accordo a causa delle troppe pretese di Cristiano. Diciamo che il fantasmagorico presidente livornese ne ha combinate di tutte i colori. Fantasmagorico poichè entra ed esce allo scoperto, annuncia e rinuncia e poi annuncia di nuovo. Ma andiamo per ordine. Dopo i play off di Serie B, che decretano il ritorno del Livorno in A, Spinelli esce allo scoperto e afferma:"Faremo di tutto per far ritornare a casa Cristiano".
Ma dopo succede il clamoroso, c'è l'accordo con il Parma, ma non con il giocatore che, secondo il presidente livornese, sia spinto a non abbassare le pretese a causa del suo procuratore Pallavicino; difatti sul sito del Livorno si afferma:"Con rammarico la Società Livorno prende atto che, a seguito di continue ulteriori e ingiustificate richieste da parte del procuratore del calciatore Sig. Carlo Pallavicino, intende considerare conclusa in maniera negativa la trattativa in questione. Al riguardo giova ricordare come analoghi comportamenti si siano già verificati in passato quando il calciatore Cristiano Lucarelli era un tesserato dell’A.S. Livorno Calcio".
A questo punto il Signor Pallavicino considera chiusa la sua procura a favore di Cristiano Lucarelli per non essere di alcun ostacolo alla conclusione della trattativa viste le considerazioni del presidente amaranto. Cristiano si è poi dimostrato deluso di tutta questa situazione dimostrando solidarietà a chi l'ha assistito da quando era ancora un ragazzino di 17 anni con belle speranze. A ciò è seguito un silenzio mai visto nei giorni passati della trattativa che improvvisamente e con lo stupore di tutti si è conclusa dopo che lo stesso presidente amaranto aveva dichiarato in successione alle dichiarazioni di Pallavicino:"Ho chiamato Ghirardi e gli ho detto che non ne voglio più sapere, per me Lucarelli non è più un giocatore del Livorno. Mi dispiace solo per il Parma che è stato disponibile con me e col giocatore".
Mentre sto scrivendo questo editoriale l'ex centravanti gialloblu è in fase di presentazione nella città che ha amato e con il presidente con il quale ha avuto sentimenti pacifici e non. Cosa lascia Cristiano al Parma? Io direi tanta delusione e un conto non chiuso.
La delusione non scaturisce dal fatto che sia andato via, anzi è un bene per noi tifosi. La delusione sta nel fatto che si è dimostrato un bambino ripudiando la fascia di capitano, la maglia ducale e la tifoseria tutta. Ha alimentato dissapori negli spogliatoi, arrivando ai ferri corti con un veterano del Parma, quale è Pisanu. Non ha mai chiesto ufficialmente scusa per aver rifiutato la fascia di capitano, ma si era messo in testa di farsi accettare con prestazioni alla sua altezza. Ma questo non basta, avresti potuto ache segnare trenta goal dopo quell'accaduto ma quell'episodio sarebbe rimasto. A volte non basta buttare la palla in rete e segnare il gol promozione come hai fatto. A volte si deve lasciare il pallone e chiedere umilmente scusa, perchè quello che hai fatto va oltre il campo, si tratta di essere un uomo, di prendersi le proprie responsabilità e infatti con tutti i tifosi gialloblu hai ancora un conto in sospeso.
Ora la patata bollente passa al Presidente Aldo Spinelli, ma ne è valsa la pena di fare tutto questo casino?
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